Il Sacro Lepre Mannaro (SLM)

Chiunque (e dico chiunque) – sia esso forestiero o autoctono, ciclista o cacciatore, boscaiolo o piazzista, trekker o motociclista, abbia avuto la ventura di passare in quel del Sasso e fare una capatina al bar, anche solo per un caffè o per il celebre “pèzo de ciacia”, ha certamente messo gli occhi su di Lui, il SLM.
Sta lì, troneggia, ben piantato sui suoi piedoni posteriori, imbracciando “lo schioppo”; zainetto e cartuccera verde, sguardo solido, orecchie dritte. Dal suo pulpito di pietra, governa e sorveglia il territorio, dispensando saggezza e protezione.
E’ una lepre.
E’ impagliata.
Ma se davvero volete sentirvi parte dei boschi e delle genghe, se guardate i cinghiali come del semplice “traffico naturale”, se la poiana che veleggia cento metri sopra la vostra testa la immaginate come una compagna di viaggio, allora Lui non può che essere sacro. Anzi, Sacro.
Cosa sarebbe una cena o un pranzo post-girata senza la presenza del SLM?
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Quando poi – presenza ultraterrena – Egli scende tra noi, umili incalliti, allora è festa grande!

…acc…ne ho dette do scemenze, eh?
Fa niente…sia lode al Sacro Lepre Mannaro, protettore degli Incalliti!